Tellaro e Giorgio Parto con mia moglie nel primo pomeriggio con meta Tellaro, piccolo borgo di mare in provincia di La Spezia. Passiamo per Salino, piccolo paese della Val di Vara E’ parecchio tempo che non torno a visitare il borgo di Tellaro. Ci sono andato sempre nella “stagione morta”, turisticamente parlando. Mi è sempre piaciuto il borgo marinaro con le sue viuzze strette e in discesa che ti portano sempre verso il mare, dove alcune imbarcazioni sono tirate in secca anche sotto i portici. Abbiamo proseguito la passeggiata nei vicoli, scendendo verso il mare, alla ricerca di nuovi scorci, approfittando dell’ottima luce. Giunti in prossimità della chiesa di S. Giorgio, troviamo aperto il cancello del portico,usato anche come rimessaggio delle barche; è un’occasione troppo ghiotta perché me la lasci scappare e scatto un paio di foto. Il sole comincia a scendere, quando vedo, su un piccolo pontile sotto la chiesa, un uomo che pesca con una polpara. Cerco di cogliere il gesto di quest’antico modo di pescare, magari con un controluce. Mi soffermo ad osservare quell’uomo che s’intrattiene a parlare con alcune persone, continuando a lanciare e, con molta pazienza, a recuperare. La cosa più facile è montare il grandangolo sulla macchina, quella più imbarazzante è trovare il coraggio di chiedere a una persona il permesso di scattarle delle foto… Così ho avuto il piacere di fare la conoscenza di Giorgio. Gli faccio vedere subito alcuni degli scatti appena fatti, così cominciamo a chiacchierare, mentre continua a pescare con la sua polpiera zampa di gallina e coda di “stocca”, di cui va molto fiero. Mi chiede se conosco la leggenda del polpo e mi fa notare la lapide, posta all’esterno della chiesa di S. Giorgio, che la riassume brevemente. Ringraziando lo saluto e con mia moglie ci avviamo alla macchina. Ancora uno scatto sul fare della notte prima di partire, con il grandissimo piacere di aver conosciuto una persona squisita. Grazie Giorgio Giovanni
Tellaro
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